Biometano: criticità e potenzialità della filiera in Italia

Dalla collana “Colloquia” di RSE arriva un nuovo volume dedicato al biometano: un’analisi su “regole, filiera, barriere”. Lo studio giunge a tre anni dalla emanazione del Decreto del Mise del 5 dicembre 2013 che ha introdotto un sistema di incentivi per la purificazione del biogas e la produzione di biometano ed è il risultato di un processo che ha visto impegnato un tavolo di lavoro con gli stakeholder interessati, voluto e coordinato dalla Regione Lombardia. Quest’ultima è infatti la regione italiana che concentra il maggior numero di impianti di biogas (circa 300) con una potenza installata di oltre 280 MW e vede, quindi, importanti potenzialità di sviluppo per la produzione di biometano.
Più in generale, lo sviluppo di una consolidata filiera del biometano apporterebbe notevoli benefici al nostro paese a partire dalla riduzione di effetti climalteranti in vari settori produttivi: da quello agro zootecnico alla valorizzazione degli scarti dell’industria alimentare, fino alla gestione dei rifiuti solidi urbani e alla depurazione delle acque reflue urbane e industriali.

Oggi, la gran parte del biogas prodotto in Italia viene utilizzata per la produzione di energie. Lo studio RSE sottolinea alcune criticità che allo stato attuale non favoriscono l’upgrading dal biogas al biometano. Ci sono delle carenze normative: la norma europea con le specifiche per la qualità del biometano per autotrazione non arriverà prima di un anno e nel nostro paese il biometano non è ancora incluso nella lista dei gas che si possono trovare nei distributori di metano compresso per auto. Ci sono delle rigidità che non favoriscono i produttori ai quali, ad esempio, non è consentita la scelta di più di una destinazione d’uso (trasporti, immissione in rete, cogenerazione). Una maggiore flessibilità di gestione ridurrebbe i rischi per i produttori: lo studio suggerisce di valorizzare le diverse opportunità di utilizzo di un impianto permettendo una flessibilità tra la produzione di biometano e la cogenerazione in base alle esigenza della rete. Ci sono poi incentivi che andrebbero raffinati: con il sistema attuale la riconversione di un impianto esistente comporta la riduzione dell’incentivo del 40% rispetto all’avvio di un nuovo impianto di biogas.

Il volume Biometano: a che punto siamo può essere scaricato qui