Comunità energetiche, possibili 7 nuovi GW al 2030

Intervento dell’amministratore unico del Gse Andrea Ripa di Meana al convegno “Le comunità energetiche rinnovabili: un’energia in movimento”

CON PNRR 7 GW DA COMUNITÀ ENERGETICHE ENTRO IL 2030

Con le misure del Pnrr e le comunità energetiche rinnovabili è possibile attivare 7 GW di produzione di energia pulita entro il 2030. Lo ha detto l’amministratore unico del Gse Andrea Ripa Di Meana intervenendo al convegno “Le comunità energetiche rinnovabili: un’energia in movimento” promosso al Senato su iniziativa del presidente della Commissione Industria Gianni Girotto.

“In questa fase – ha detto Ripa di Meana – possiamo stimare che la potenza che verrà istallata per l’effetto combinato dei due meccanismi possa essere pari a 2 GW dal Pnrr più 5 GW ipotizzando uno sviluppo delle comunità in un modo simile a quello visto con il meccanismo dello scambio sul posto. Quindi nuovi 7 GW potranno essere installati al 2030”. In particolare il Pnrr stanzia 2,2 miliardi di euro di finanziamenti a tasso zero fino al 100% dei costi ammissibili per la costituzione di gruppi di autoconsumatori e di comunità di energia rinnovabile nei Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.

FINORA ARRIVATE 37 RICHIESTE AL GSE

Secondo Ripa di Meana “per rendere operanti i nuovi meccanismi serve integrare le fasi operative così da assicurare efficienza e rapidità di attuazione della misura” mentre “per i soggetti beneficiari sia del finanziamento Pnrr che dell’incentivo in conto esercizio occorre prevedere l’introduzione della cessione del credito (relativo all’incentivo erogato dal Gse) a favore dell’ente erogatore del finanziamento Pnrr con la mitigazione del rischio del rimborso”.

Finora, ha aggiunto Ripa di Meana, il Gse ha ricevuto 37 istanze tra gruppi di autoconsumo (23) e comunità energetiche (14). I progetti sono 8 in Veneto, 7 in Piemonte, 6 in Lombardia, 5 in Trentino-Alto Adige. Due progetti in Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Abruzzo. Un progetto in Campania, Lazio, Sicilia, Marche e Toscana. Si tratta di impianti fotovoltaici con una potenza media di 15-20 kW.

“Produrre energia rinnovabile per ridurre i consumi e affrancarsi dalle fonti fossili – ha detto il senatore Girotto – è l’opportunità che le comunità energetiche offrono per far fronte al problema del caro bollette, rendersi più resilienti verso il cambiamento climatico e costruire un futuro di pace. Sono infatti lo strumento più efficace e più veloce non solo per contrastare gli effetti delle guerre in corso, ma per prevenirne e ridurne notevolmente le cause. Adesso si deve accelerare il più possibile, sfruttare l’esperienza maturata e garantire ai cittadini benefici senza temere oscillazioni nei prezzi dell’energia”.