Diagnosi energetica, nuova metodologia Enea

Efficienza nella PA: al via 4 centri in Italia, Albania e Montenegro per la diagnosi energetica e per formare personale specializzato.

UN PARTENARIATO INTERNAZIONALE PER EDIFICI PUBBLICI A ZERO ENERGIA

Realizzare diagnosi per l’efficientamento energetico e formare personale specializzato, per promuovere la diffusione di edifici pubblici a “bassa o zero energia”, grazie all’utilizzo di tecnologie innovative. È l’obiettivo del progetto REEHUB (Regional Energy Efficiency HUB). Nell’ambito del quale – annuncia l’Enea in una nota stampa – sono stati inaugurati quattro Centri di competenza a Brindisi (Puglia), Agnone (Molise), Tirana (Albania) e Podgorica (Montenegro). Centri che supporteranno la realizzazione di diagnosi energetiche degli immobili pubblici e la formazione/informazione a tecnici, stakeholder e cittadini sulle tematiche dell’edilizia sostenibile.

Il progetto è stato sviluppato da un partenariato che per l’Italia comprende, oltre ad Enea, il Comune di Agnone e il Distretto tecnologico nazionale sull’Energia per l’Italia. Per l’Albania è coinvolto il ministero infrastrutture e energia e Barleti Institute for Research and Development (BIRD) . L’Università di Architettura di Podgorica è il referente per il Montenegro. I risultati sono stati presentati in occasione del workshop online dell’11 settembre, che ha visto la partecipazione di professionisti, esperti e decisori pubblici e di rappresentanti del partenariato.

UNA BEST PRACTICE PER LA LOTTA AL CLIMATE CHANGE

Il progetto, finanziato dal programma europeo “Interreg Ipa Cbc Italia, Albania, Montenegro”, ha ottenuto un duplice riconoscimento dall’Unione europea: è stato selezionato tra i progetti Interreg approvati in Europa e presentato nell’ambito della Cop 25 di Madrid come best practice per la lotta ai cambiamenti climatici. Tenuto conto dei risultati ottenuti, è stata finanziata una seconda fase del progetto che prevede la realizzazione di 11 diagnosi energetiche su edifici pubblici.

Nell’ambito del progetto, Enea ha sviluppato una metodologia per la diagnosi energetica semplificata degli edifici pubblici che è stata trasferita attraverso training ad hoc nei quattro centri di competenza. “Oggi, partendo dalla stessa base di conoscenza, architetti, ingegneri, imprese di costruzioni e tecnici comunali del posto – sottolineato nella nota stampa Monica Misceo del dipartimento Unità efficienza energetica dell’Enea – sono in grado non solo di effettuare diagnosi energetiche seguendo le normative dettate dall’Unione europea, ma anche di giungere più rapidamente alle soluzioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. L’obiettivo è di dar vita a un approccio sinergico alla decarbonizzazione del settore edilizio, in linea con i principi comunitari”.

“Auspichiamo che gli hub divengano veri e propri luoghi di incontro tra policy maker, cittadini, progettisti e rappresentanti dell’industria dei materiali da costruzione e delle PMI per l’attuazione dei piani energetici locali. L’obiettivo – ha aggiunto Vincenza Luprano del dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali Enea – è di offrire momenti formativi e informativi, ma anche supporti tecnologici a sostegno delle buone pratiche per la diagnostica e l’efficienza energetica”.

La metodologia Enea per la diagnosi semplificata e la riqualificazione energetica è stata applicata agli edifici che ospitano i quattro Centri di Competenza con l’obiettivo di raccogliere dati e misure per i corsi di formazione.