Ecobonus: nel 2017 investiti 3,7 miliardi in efficienza

420.000 interventi per un totale di 3,7 miliardi di euro investiti per la riqualificazione energetica delle case degli italiani. È il principale risultato dell’ecobonus per il 2017. In termini di consumi finali di energia parliamo di un risparmio di oltre 1300 Gw/h all’anno grazie principalmente a due tipi di azioni: la sostituzione dei serramenti e la coibentazione  di pareti e solai. Il taglio per la bolletta delle famiglie italiane è stato di 150 euro. Un risparmio che oscilla secondo l’andamento del prezzo del gas e che, ad esempio, nel 2014 arrivava a 250 euro. In percentuale si tratta comunque di un risparmio medio annuo del 15% sul totale della spesa energetica delle famiglie.

CERTIFICATI BIANCHI: RISPARMIATI 2 MTEP

Se allarghiamo lo sguardo al sistema produttivo, le rilevazioni dell’Agenzia presieduta da Federico Testa ci dicono anche che grazie all’emissioni di 5,8 milioni di Titoli di Efficienza Energetica, i cosiddetti Certificati Bianchi, si è determinato un risparmio di 2 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Merito per il 62% dell’efficientamento dei processi industriali e per il 31% degli interventi nel civile.

L’industria continua nel suo percorso virtuoso di buona lena così come il residenziale che ha già raggiunto il target fissato al 2020. Arrancano ancora i trasporti e il terziario, definizione che abbraccia anche la Pubblica amministrazione.

È questo, per grandi linee, il quadro che emerge dal 7° RAEE, il Rapporto annuale sull’efficienza energetica al quale si affianca il Rapporto sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio (ecobonus), presentati quest’oggi dall’Enea presso la Camera dei Deputati.

ECOBONUS: IN DIECI ANNI, 3,3 MILIONI DI INTERVENTI

Dall’anno della sua introduzione, il 2007, l’ecobonus ha stimolato 3,3 milioni di interventi, di cui 1,5 milioni nel periodo tra il 2014 e il 2017. In questo quadriennio, il grosso degli investimenti, pari a oltre 6 miliardi di euro, ha riguardato la sostituzione dei serramenti, mentre 2,1 miliardi sono andati ad interventi su pareti orizzontali e inclinate. Il potenziale è ancora ampio se si considera l’età avanzata del parco edilizio italiano e la possibilità di usufruire di importanti detrazioni anche per la realizzazione di interventi più strutturali come il cosiddetto cappotto termico.

“Strumenti come l’ecobonus, il sismabonus e la cessione del credito fiscale aprono la strada degli incentivi anche a quella fascia di popolazione economicamente vulnerabile, circa un cittadino su dieci, che spesso vive in condomini periferici delle grandi città tutt’altro che efficienti dal punto di vista energetico”, ha sottolineato il presidente Enea, Federico Testa.

Oltre l’ecobonus, tutte le politiche messe in campo per migliorare le performance energeiche del Paese, tra il 2011 e il 2017, hanno determinato risparmi energetici per 8 Mtep/anno di energia finale, tradotti in moneta si tratta di due miliardi e mezzo risparmiati per minori importazioni di gas e petrolio. Il beneficio per l’ambiente è quantificabile in un mancato rilascio in atmosfera di 19 milioni di tonnellate di CO2. Un risultato che ci pone poco oltre la metà (il 52%) dell’obiettivo 2020 stabilito dal Piano d’Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE) e dalla Strategia Energetica Nazionale (SEN). Merito in maggior misura dei Certificati Bianchi che incidono per il 37% e per un quarto delle detrazioni fiscali.

IL RITARDO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Ancora molto contenuto, purtroppo, il contributo della Pubblica Amministrazione. Nel 2017 ha beneficiato di 62 milioni di euro per interventi di efficientamento nelle proprie strutture tramite il “Conto Termico”, meccanismo che ha una dotazione annuale per la PA di 200 milioni. Inoltre, in risposta alla normativa Ue sulla riqualificazione energetica del 3% della superficie degli immobili della PA centrale, nel periodo 2014-2017, risultano conclusi, in fase di realizzazione o programmati interventi su oltre 190 immobili, per una superficie utile complessiva di circa 1,9 milioni di m2.

“È uno di quei temi sui quali non abbiamo i risultati che speravamo – ha aggiunto Testa – “L’efficienza energetica nella Pubblica amministrazione è indispensabile. Le scuole consumano tanto, gli edifici storici sono un colabrodo, gli impianti sono vecchi se non sono vecchi sono vecchissimi”. Date queste premesse, “il risultato è che si continua a consumare tanto, pagare tanto e inquinare tanto”. Testa non ha però mancato di sottolineare alcuni risultati estremamente promettenti: “La Difesa sta facendo tante cose importanti sull’efficienza energetica e la riqualificazione di un patrimonio edilizio importante e sottoutilizzato”. Testa ha citato gli interventi svolti sull’ospedale militare del Celio a Roma e sul Comando generale dei Carabinieri, “esperienze su immobili storici che hanno criticità ma che poi si possono replicare sul territorio”