Efficiente ed elettrica: la smart home progettata da RSE

RSE testa una smart-home in grado di autoregolarsi per trovare un equilibrio tra consumi e produzione di energia.LA SMART HOME IN GRADO DI AUTOREGOLARSI PER CONIUGARE COMFORT ED EFFICIENZA

Elettrica, efficiente e smart. Sono le caratteristiche che deve avere la casa del (prossimo) futuro se vogliamo raggiungere, anche nel settore residenziale, i target di decarbonizzazione al 2030. Ma bisogna trovare le giuste policy per accompagnare la transizione, conoscendo i profili di spesa e di consumo e le esigenze di comfort delle famiglie italiane. Sono queste le due aree di ricerca sulle quali si concentra RSE: configurazione tecnologia e governance. Ne abbiamo parlato con Marco Borgarello, Responsabile Gruppo di lavoro efficienza energetica di RSE.

Per quanto riguarda la ricerca e la sperimentazione più propriamente tecnologica, RSE ha realizzato un laboratorio dimostrativo che riproduce il comportamento energetico di un appartamento di 100 metri quadrati. Un appartamento fornito di una dotazione standard di elettrodomestici di ultima generazione, sistemi di riscaldamento/raffrescamento molto efficienti a pompa di calore, pannelli fotovoltaici sul tetto e sistemi di accumulo termici ed elettrici.

“Abbiamo progettato il laboratorio partendo da tre requisiti. Deve essere innanzitutto un edificio energeticamente efficiente per simulare un’abitazione ristrutturata. Che riesca a consumare il minimo, rispetto a degli obiettivi di comfort predefiniti. Quindi con un sistema di climatizzazione estremamente efficiente. Deve poi essere una casa all electric, perché la decarbonizzazione nel residenziale passa dalla progressiva elettrificazione, supportata da un’ampia produzione da rinnovabili. Terzo elemento: deve essere un edificio smart in grado di autoregolarsi per trovare un equilibrio tra consumi e produzione di energia”.

MACHINE LEARNING AL SERVIZIO DELL’EFFICIENZA

La smart home RSE è equipaggiata con tecnologie mature, già disponibili sul mercato, ma è capace di auto-apprendere il set-up più confortevole. “Il valore aggiunto – spiega Borgarello – sta nel sistema di apprendimento progressivo della profilazione dei consumi e nella capacità di far dialogare tra di loro le diverse componenti tecnologiche. Il cervello è costituito da un sistema di gestione dell’energia che impiega tecniche di Machine Learning e di Controllo Predittivo in grado di ottimizzare il funzionamento degli impianti e minimizzare i consumi. In base alle condizioni di contesto – temperatura esterna, previsioni meteo – e al comportamento delle persone, il sistema impara le consuetudini e trova la configurazione più efficiente”.

Un esempio? “Se il sistema è in grado di prevedere che il giorno seguente sarà brutto tempo, si programma seguendo la logica che il fabbisogno di calore sarà più elevato. Cercherà allora di accumulare più energia possibile oggi per poi cederla l’indomani”.

“L’obiettivo finale – aggiunge – è quello di dimostrare la fattibilità di un percorso avanzato di decarbonizzazione del settore residenziale. I nuovi edifici efficienti ed elettrici si possono realizzare, ma dovranno necessariamente essere dotati di un sistema intelligente che supporti l’utente, in base alle sue esigenze di uso e comfort”.

L’ANALISI DEI DATI PER TROVARE LE POLICY PIÙ ADATTE

Altro filone di indagine per RSE è quello sulla governance: quali misure sono più opportune per promuovere l’efficienza energetica interna degli edifici? “La nostra analisi ‘Metabolismo energetico’, mira a definire politiche di efficientamento nel settore residenziale che non siano semplicemente orientate a obiettivi quantitativi di efficienza. Ma che tengano in considerazione la reale fattibilità degli obiettivi, sulla base delle condizioni a contorno, del potere di acquisto e della situazione attuale delle famiglie. In questo modo sarà possibile definire le politiche di incentivazione più opportune, in termini di costo efficacia, per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione”.

In altre parole: “Se vogliamo capire quali strumenti di policy adottare dobbiamo conoscere gli effettivi profili di consumo. Non possiamo basarci sui consumi medi di una famiglia tipo”. Così, in base a dati Istat, RSE sta costruendo una classificazione delle diverse tipologie di famiglie. Gli indicatori presi in esame sono di diversa natura. Indicatori economici come i redditi, ma anche livello di scolarizzazione, tipologia di lavoro, dotazioni domestiche e abitudini di consumo.

L’importanza di questa ricerca sta nel riuscire a correlare queste informazioni. “Attraverso l’indagine sulla spesa delle famiglie, ad esempio, si riesce a capire l’effettiva disponibilità economica per progetti di efficientamento. Se detraiamo tutte le spese incomprimibili, possiamo quantificare le risorse che le famiglie potrebbero investire per l’efficientamento delle abitazioni. Da questa analisi potremmo capire che, pur riducendo il costo degli elettrodomestici, certe famiglie non avrebbero comunque risorse sufficienti per comprare elettrodomestici nuovi. Quindi andranno cercate politiche più opportune”