Più di un miliardo di dollari per lo sviluppo di attività imprenditoriali e tecnologie per l’energia pulita. A tanto ammonta il primo impegno finanziario preso dalla Breakthrough Energy Coalition, un gruppo di 20 investitori privati che ha lanciato il fondo Breakthrough Energy Ventures.

Si tratta di “capitali pazienti” con un orizzonte temporale di 20 anni che potranno essere destinati a sostenere progetti e tecnologie a qualsiasi stadio di sviluppo, dalla fase iniziale di progettazione o start up fino alla commercializzazione, con particolare attenzione alle iniziative di ricerca pubblica. Gli investimenti riguarderanno tutti gli ambiti strategici del settore energetico – dalla generazione all’accumulo, dai trasporti ai sistemi industriali, dall’agricoltura all’efficienza – e si concentreranno nei paesi che hanno aderito alla Mission Innovation.

La Mission Innovation è una iniziativa parallela e complementare alla Breakthrough Energy Coalition. Potremmo dire che ne è la sponda istituzionale lanciata a margine della Cop21, il 30 novembre 2015. Ad essa aderiscono l’Unione Europea e 22 paesi che si sono impegnati a raddoppiare gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo nelle tecnologie per la clean energy entro 5 anni. I paesi che hanno aderito – tra i quali grandi potenze europee come Francia, Germania, Regno Unito, ma anche Brasile e Cina – sono responsabili del 75% delle emissioni climalteranti provenienti dal settore elettrico nonché dell’80% dell’investimento globale in ricerca sulle tecnologie per l’energia verde. In Italia, soggetto capofila per la Mission Innovation è il Ministero per lo Sviluppo Economico.

Tra gli investitori del Breakthrough Energy Ventures ci sono Bill Gates; l’amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos; il fondatore del gruppo Virgin, Richard Branson; Jack Ma, presidente di Alibaba, colosso cinese del commercio on line; Micheal Bloomberg, fondatore dell’omonima media company, specializzata in informazione finanziaria.

A cura della Redazione