Faro a led: maggior durata e consumi ridotti per i porti italiani

Il faro a led: un modo intelligente di risparmiare risorse umane e ridurre i consumi elettrici. Lo ha studiato il Servizio fari della Marina Militare e lo ha messo a punto l’Istituto nazionale di ottica (INO) del Cnr di Firenze. E il risultato è una speciale sorgente luminosa a basso consumo e elevato rendimento, per le decine di fari a lunga portata (fino a 20 miglia nautiche) della rete nazionale.

L’Ufficio tecnico dei fari di La Spezia ha commissionato all’INO del Cnr di Firenze lo studio di una nuova lampada a led  ad alta efficienza e prestazioni, utilizzabile su ottiche fisse e rotanti. E “dopo due anni di sperimentazione del prototipo preindustriale presso il faro di San Venerio situato sull’isola del Tino (La Spezia), è stato realizzato il modello di pre-serie per il faro del molo San Vincenzo di Napoli, attivato nel 2016”, spiega Luca Mercatalli dell’INO di Firenze che ha lavorato al progetto.

“Rispetto alle precedenti sorgenti di tipo alogeno – prosegue Mercatelli – lanuova lampada pur assicurando prestazioni di portata luminosa simili, ha il grande vantaggio di maggior durata, minori manutenzioni e consumi ridotti che consentono l’uso estensivo delle energie rinnovabili”. Una lampada alogena dura in media 2/3 mesi, “la nuova lampada a Led, nella fase sperimentale, ha avuto una durata di oltre un anno”. Inoltre “presenta un sistema intelligente che permette di modulare in maniera diversa i settori verso terra e verso mare”, ottimizzando i consumi. Anche perché la precedente lampada alogena aveva una potenza di mille Watt, quella a led di 100/150 Watt, “il che permette – spiega Mercatelli – l’utilizzo di pannelli solari per alimentarla”.

La Marina militare ha già utilizzato i risultati del progetto del CNR sul faro a led per produrre un certo numero di esemplari, da installare nei fari italiani ma non solo, perché la Marina Militare italiana ha in carico anche altri fari nel Mediterraneo.
Il faro del molo San Vincenzo di Napoli, in relazione allo storico legame che unisce la città partenopea al Servizio fari, è stato scelto quale primo faro italiano dotato permanentemente di tale tecnologia. Nel 1911 infatti, presso la base navale, nasceva il Servizio fari italiano sotto la responsabilità della Marina Militare, che nel giro di pochi anniraggiungeva un livello di competenze confrontabile a quello delle nazioni più evolute.