Gli attori del Piano Triennale 2022-24

 

All’interno del Gruppo GSE (Gestore dei Servizi Energetici), RSE Spa – Ricerca sul Sistema Energetico – sviluppa attività di ricerca nel settore elettro-energetico, con particolare riferimento ai progetti strategici nazionali, di interesse pubblico generale, finanziati con il Fondo per la Ricerca di Sistema Elettrico. L’attività di ricerca viene svolta in collaborazione con il sistema della pubblica amministrazione centrale e locale, con il sistema produttivo, con le associazioni e i raggruppamenti delle piccole e medie imprese e le associazioni dei consumatori. L’attività coinvolge l’intera filiera elettro-energetica in un’ottica essenzialmente sperimentale e applicativa.

Nel Piano Triennale Ricerca di Sistema 2022-2024 RSE è soggetto affidatario di Accordi di Programma per complessivi 108 milioni di euro, pari al 51,4% del finanziamento complessivo, così suddivisi:

  1. Decarbonizzazione
    1. Fotovoltaico ad alta efficienza: € 8,10 milioni
    2. Tecnologie di accumulo elettrochimico e termico: € 7,90 milioni
    3. Tecnologie dell’idrogeno: € 4,60 milioni

1.6. Efficienza energetica dei prodotti e dei processi industriali: € 5,30 milioni

  1. Digitalizzazione ed evoluzione delle reti
    1. Cyber Security dei sistemi energetici: € 2,40 milioni
    2. Scenari energetici e supporto alla governance: 6,80 milioni
    3. Evoluzione, pianificazione, gestione ed esercizio delle reti elettriche: 18,60 milioni
    4. Digitalizzazione del sistema energetico integrato: 5 milioni
    5. Energia da fonti rinnovabili e integrazione nel territorio 7 milioni
    6. Resilienza e sicurezza del sistema energetico: 16,80 milioni
    7. Mobilità sostenibile e interazione con il sistema energetico: 8,40 milioni
    8. L’utente al centro della transizione energetica: 6,80 milioni
    9. Supporto alla regolazione: evoluzione dei mercati; innovazione nel disegno e nella gestione delle reti: 4,50 milioni
    10. Flessibilità del sistema energetico integrato 5,80 milioni

L’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – più brevemente ENEA – è un ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca, all’innovazione tecnologica e alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo economico sostenibile.

Sin dalla nascita negli anni ’60, i punti di forza di ENEA sono la ricerca applicata, il trasferimento tecnologico e l’assistenza tecnico-scientifica a imprese, associazioni, territori, amministrazioni centrali e locali. I settori di specializzazione sono le tecnologie energetiche (fonti rinnovabili, accumuli, reti intelligenti), la fusione nucleare e la sicurezza, l’efficienza energetica, le tecnologie per il patrimonio culturale, la protezione sismica, la sicurezza alimentare, l’inquinamento, le scienze della vita, le materie prime strategiche, il cambiamento climatico. L’ENEA sostiene il sistema produttivo e le autorità pubbliche (in particolare il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy) nella transizione verso l’economia circolare e l’efficienza delle risorse.

Nel Piano Triennale Ricerca di Sistema 2022-2024 ENEA è soggetto affidatario di Accordi di Programma per complessivi 74 milioni di euro, pari al 35,2% del finanziamento complessivo, così suddivisi:

  1. Decarbonizzazione
    1. Fotovoltaico ad alta efficienza: € 7,50 milioni
    2. Tecnologie di accumulo elettrochimico e termico: € 5,10 milioni
    3. Tecnologie dell’idrogeno: € 11,20 milioni
    4. Materiali di frontiera per usi energetici: 3,40 milioni
    5. Edifici ad alta efficienza per la transizione energetica: 14 milioni
    6. Efficienza energetica dei prodotti e dei processi industriali: € 8,70 milioni
    7. Tecnologie per la penetrazione efficiente del vettore elettrico negli usi finali: 13,3 milioni
    8. Energie elettrica dal mare: 2,20 milioni
    9. Solare termodinamico: 2,30 milioni
  2. Digitalizzazione ed evoluzione delle reti
    1. Cyber Security dei sistemi energetici: € 3,60 milioni

2.3 Evoluzione, pianificazione, gestione ed esercizio delle reti elettriche: 2,70 milioni

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è un Ente pubblico di ricerca nazionale, con competenze multidisciplinari, fondato nel 1923 e vigilato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Ha il compito di realizzare progetti di ricerca scientifica nei principali settori della conoscenza e di applicarne i risultati per lo sviluppo del Paese, promuovendo l’innovazione, l’internazionalizzazione del “sistema ricerca” e favorendo la competitività del sistema industriale.
L’attività del CNR si dispiega in molteplici settori: salute dell’uomo e del pianeta, ambiente ed energia, alimentazione e agricoltura sostenibile, trasporti e sistemi di produzione, ICT, nuovi materiali, sensori e aerospazio, ma anche scienze umane e tutela del patrimonio culturale, scienze sociali, bioetica, scienze e tecnologie quantistiche, intelligenza artificiale, tecnologie abilitanti.

La rete scientifica del CNR è costituita da 88 Istituti di ricerca e da sette Dipartimenti per aree macro-tematiche, per un totale di circa 8.500 dipendenti, di cui oltre 7.000 impegnati in ricerca e attività di supporto alla ricerca.

Nel Piano Triennale Ricerca di Sistema 2022-2024 il CNR è soggetto affidatario di Accordi di Programma per complessivi 13,5 milioni di euro, pari al 6,4% del finanziamento complessivo, così suddivisi:

  1. Decarbonizzazione
    1. Fotovoltaico ad alta efficienza: € 1,35 milioni
    2. Tecnologie di accumulo elettrochimico e termico: € 3,60 milioni
    3. Tecnologie dell’idrogeno: € 2,25 milioni
    4. Materiali di frontiera per usi energetici: 1,80 milioni
    1. Energia elettrica dal mare: € 2,70 milioni
  1. Digitalizzazione ed evoluzione delle reti

2.1 Cyber Security dei sistemi energetici: € 1,80 milioni

Bandi

Oltre che attraverso Accordi di Programma con RSE, ENEA e CNR, il Piano Triennale Ricerca di Sistema 2022-24 ha stanziato 14,5 milioni, pari al 6,9% dello stanziamento complessivo, destinati al cofinanziamento di progetti di ricerca sulla cybersicurezza dei sistemi energetici, che saranno assegnati tramite bandi pubblici.

Queste attività di ricerca, in base alla nomenclatura introdotta dal Decreto del Ministero dell’Industria del 26 gennaio 2000, saranno di “tipo b”, ovvero avranno come oggetto ricerca industriale e sviluppo sperimentale a beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale e allo stesso tempo di soggetti operanti nel settore dell’energia elettrica nazionale o internazionale. Pertanto, mentre i risultati delle Ricerche previste dagli Accordi di Programma non possono formare oggetto di alcun diritto esclusivo o prioritario, né di alcun vincolo di segreto o riservatezza, per i progetti finanziati con i bandi di tipo b) i risultati potranno essere oggetto di diritti di privativa essere utilizzati per lo sviluppo di servizi o prodotti industriali, con i connessi vincoli di segreto o riservatezza.