Gse: il 17,6% dei consumi da rinnovabili. Cala bolletta per incentivi Fer

Nel 2017, per il quarto anno consecutivo, l’Italia ha superato la soglia del 17% dei consumi soddisfatti mediante le energie rinnovabili, obiettivo della direttiva 2009 per il 2020. Le stime preliminari sul 2017 indicano un dato intorno al 17,6%, lievemente superiore al 17,4% del 2016. Ogni 100 kWh consumati complessivamente nei settori elettrico, termico e dei trasporti, quasi 18 sono verdi. I soli consumi da fonti rinnovabili dell’Italia (circa 22 Mtep nel 2017) corrispondono ai consumi complessivi della Svizzera. Nel 2017 le attività del Gse hanno consentito di destinare alla promozione della sostenibilità 14,7 miliardi di euro e di recuperarne 1,7 miliardi dalla vendita di energia ritirata: della cifra complessiva, 12,5 miliardi sono per l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (nel 2016 erano stati 14,4 miliardi), 1,6 miliardi ascrivibili all’efficienza energetica e alle rinnovabili termiche e 0,6 miliardi relativi ai biocarburanti.

IL RAPPORTO 2017 SULLE ATTIVITÀ DEL GSE – GESTORE DEI SERVIZI ENERGETICI

Sono questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto delle attività 2017 del Gestore dei servizi energetici, presentato a Roma il 21 marzo nella sede del GSE, allapresenza del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Nel settore dell’efficienza energetica nel 2017 il Gse, a fronte di 5.695 richieste, ha riconosciuto 5,8 milioni di certificati bianchi, dei quali il 62% in ambito industriale e il 31% in ambito civile, consentendo così un risparmio di quasi 5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. Per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, con il conto termico il Gse ha ricevuto 43.227 richieste, che corrispondono a circa 180 milioni di euro di incentivi, dei quali 62 milioni di euro relativi a interventi di efficienza energetica della pubblica amministrazione. Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici inoltre il Gse, in qualità di responsabile del collocamento delle quote di CO2 italiane, ha messo all’asta sulla piattaforma comune europea circa 95 milioni di quote di emissione, con un ricavo totale destinato al bilancio dello Stato di 550 milioni.

Infine, anche nel 2017, il Gse ha dedicato il massimo impegno nell’attività di controllo degli impianti incentivati. Lo scorso anno sono stati condotti 5.260 accertamenti (il 37% con sopralluoghi e il 63% documentali), con un incremento del 19% rispetto al 2016. A fronte delle istruttorie concluse nell’anno, il 54,7% (2.790) ha avuto esito negativo.