Hexafloat: in mare la piattaforma italiana per turbine eoliche galleggianti

Frutto di una collaborazione CNR-Saipem, Hexafloat è un progetto finanziato dalla Ricerca di Sistema.

VARATO IL PRIMO PROTOTIPO DELLA PIATTAFROMA HEXAFLOAT

Il primo prototipo di Hexafloat è stato varato in mare. Si tratta di un’innovativa piattaforma per turbina eolica galleggiante di Saipem. Il prototipo, in scala 1:6.8, è stato costruito presso i cantieri navali Palumbo Shipyards nel porto di Napoli. Ha concorso al varo, al molo San Vincenzo, la società d’installazione napoletana Deep Sea Technology, presso il MaRELab (Marine Renewable Energy Laboratory), il primo laboratorio di ricerca per le energie rinnovabili marine del Mediterraneo. Una struttura di ricerca cogestita dall’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e dal Cnr. La piattaforma ospita una turbina eolica da 10kW Tozzi Green con il supporto della società napoletana Eco-Mac.

Lo studio, condotto all’interno di una collaborazione tra Cnr e Saipem, è parte di un progetto di ricerca ideato e coordinato dal Cnr, con il coinvolgimento dell’università della Campania e la facoltà di Ingegneria delle Tecnologie del Mare di Roma Tre. Il progetto è finanziato dal fondo della Ricerca di Sistema Elettrico (RdS) nell’ambito dell’accordo di programma stipulato con il ministero dello Sviluppo economico. Il prototipo, primo esempio di turbina eolica galleggiante del Mediterraneo, rimarrà in prova fino al mese di ottobre 2021.

MARELAB: LABORATORIO ALL’AVANGUARDIA PER LE RINNOVABILI MARINE

La forte sinergia tra Autorità portuale del Mar Tirreno Centrale, Cnr e Università della Campania consentirà di sviluppare un polo di ricerca strategico per il nostro Paese e di eccellenza per l’intera Unione europea. All’avanguardia nell’innovazione tecnologica, grazie alle competenze uniche presenti del mondo della ricerca e nel sistema industriale nel settore delle energie rinnovabili marine.

Napoli si propone come punto di riferimento per la transizione ecologica nazionale ed europea. Attraverso questo accordo, MaRELab diventerà un laboratorio di punta per lo sviluppo delle tecnologie per le rinnovabili marine. I dispositivi e le soluzioni tecnologiche sviluppate presso MaRELab costituiranno il presupposto per  favorire l’avanzamento della tecnologia per lo sfruttamento delle rinnovabili marine, che saranno poi installate nel Mediterraneo, a grande distanza dalla costa.

In tal modo, Autorità portuale, Cnr e Università della Campania puntano su una strategia di formazione specialistica a lungo termine. Un investimento su giovani talenti. A questo scopo verranno finanziate, anche con i contributi di industrie e Pmi del settore, borse di studio per dottorati di ricerca per sviluppare ricerca innovativa, in grado di creare un forte legame tra il mondo della ricerca e quello delle aziende nel settore delle energie rinnovabili marine.