Idrogeno, al via i sei progetti bandiera del Pnrr

Firmati a Palazzo Chigi i protocolli con le Regioni Liguria, Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia

I primi distretti dell’idrogeno finanziati dal Pnrr sorgeranno in Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia. La settimana scorsa sono stati firmati cinque protocolli di intesa di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza per la realizzazione dei “progetti bandiera” (un sesto riguarda il centro di medicina computazionale della Regione Liguria). Si tratta di un primo blocco di protocolli, cui ne seguiranno ulteriori con le altre Regioni interessate. “Un segnale dell’attenzione del Governo ai territori nell’attuazione del Pnrr”, spiega una nota stampa di Palazzo Chigi.

In generale il complesso dei progetti bandiera si sviluppa soprattutto all’interno delle Missioni 1 (Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo’) e Missione 2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica) per ‘Hydrogen Valley’.
La firma è avvenuta nell’ambito di un incontro a Palazzo Chigi presieduto dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Con la partecipazione dei ministri Gelmini, Messa, Speranza, Cingolani, del sottosegretario Garofoli, e dei presidenti delle Regioni Friuli Venezia Giulia (Fedriga), Liguria (Toti), Piemonte (Cirio), Umbria (Tesei), Puglia (Emiliano) e Basilicata (Bardi).

Il ministro Cingolani ha sottolineato che i protocolli, su cui il Mite ha lanciato in gennaio una manifestazione d’interesse, prevedono la costruzione di “distretti per la produzione di idrogeno verde”. Due gli obiettivi: il primo, che scade a marzo 2023, è il 48° traguardo della missione del Pnrr contro il cambiamento del clima, ed è l’identificazione delle zone industriali dismesse in cui costruire i distretti. Gli impianti dovranno emettere meno di tre tonnellate di CO2 per tonnellata di gas prodotto. “Poi – ha aggiunto il ministro – a giugno del 2026 dovremo portare questi impianti a produrre 1-5 MW di potenza totale. Sarà costituito un comitato di coordinamento e monitoraggio”.

I progetti delle Regioni Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia, ha detto Draghi, “puntano a realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Contribuiscono a stimolare la crescita, a creare occupazione, ci avvicinano ai nostri obiettivi energetici e climatici, che il governo è determinato a mantenere e anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione”.

Rivolgendosi al presidente Emiliano, che aveva ricordato la candidatura di Taranto a polo nazionale per l’uso dell’idrogeno nelle acciaierie, Draghi ha detto: “Spero che la Puglia continui a essere il primo produttore di energia da fonti rinnovabili in Italia, e l’allocazione di investimenti vicino a Taranto è fondamentale perché il governo intende riportare l’Ilva a quello che era quando era competitiva”. Quelli di oggi, ha concluso Draghi, “sono solo i primi protocolli, ce ne saranno altri e voglio vedervi di nuovo tutti qui”.