Idrogeno, dal Pnrr 110 milioni per la ricerca

Ricerca sull’idrogeno. Accordo MiTE-Enea nell’ambito del Pnrr. Coinvolti anche Cnr e Rse

IDROGENO GREEN: L’INVESTIMENTO DEL PNRR

Produzione di idrogeno clean e green; tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels; celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità; sistemi integrati di gestione intelligente per aumentare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture intelligenti a idrogeno. Sono i temi su cui si svolgerà l’attività di ricerca di Enea, in collaborazione con Cnr e Rse, sulla base dell’accordo di programma tra il ministero della Transizione ecologica e la stessa Enea, finanziato con 110 milioni di euro a valere sul Piano di ripresa. L’accordo ha avuto il via libera della Corte dei conti ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Lo scorso 23 dicembre il ministro Cingolani ha infatti emanato un decreto ministeriale per dare attuazione all’investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno”. Investimento previsto nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del Pnrr. Il decreto prevede la stipula di un accordo di programma con Enea affinché svolga nelle annualità 2022-2025 le attività di ricerca dettagliate nel “Piano Operativo di Ricerca” (Por) che verrà predisposto da Enea per un contributo massimo pari a 110 milioni di euro. Della somma totale, 75 milioni andranno alla stessa Enea, 20 al Cnr e 15 a Rse.

BANDI PER ENTI DI RICERCA E PRIVATI

Il Mite provvederà quindi alla pubblicazione di bandi di gara che si articoleranno in due tipologie. Sono previsti bandi rivolti a enti di ricerca e università, finanziati al 100% con fondi pubblici, per un importo complessivo massimo pari a 20 milioni di euro (cui potranno aderire le imprese con una percentuale di partecipazione non inferiore al 5% e non superiore al 15% del costo complessivo del progetto). E bandi rivolti a soggetti privati, in qualità di capofila, per attività di ricerca suddivisa in ricerca industriale e sviluppo sperimentale, nel rispetto della disciplina unionale degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, per un importo complessivo massimo pari a 30 milioni di euro.