Idrogeno verde, 450 milioni per sviluppare la filiera

Il decreto del ministro della Transizione ecologica Cingolani dà attuazione all’investimento 5.2 del Pnrr

450 MILIONI PER LA FILIERA DELL’IDROGENO VERDE

Prende forma la strategia italiana per l’idrogeno. Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che dà attuazione all’investimento 5.2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La misura mette a disposizione 450 milioni di euro per finanziare progetti finalizzati allo sviluppo della filiera dell’idrogeno verde, elemento fondamentale nel processo di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti e del terziario. Il decreto, in fase di registrazione presso la Corte dei Conti, ripartisce le risorse del Pnrr tra le diverse linee progettuali individuate per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori utilizzando energia pulita da fonti rinnovabili.

L’obiettivo dell’Investimento 5.2 è di realizzare entro giugno 2026 una filiera tutta italiana con stabilimenti che producano elettrolizzatori e componenti associati, per una potenza complessiva annua di almeno 1 GW, in grado di soddisfare la domanda di idrogeno verde.
Dei 450 milioni complessivi previsti dal Pnrr, il decreto assegna 250 milioni a progetti Ipcei (Importanti progetti di comune interesse europeo) per la realizzazione di impianti per la produzione di elettrolizzatori e 200 milioni a ulteriori progetti che saranno selezionati attraverso avvisi pubblici di prossima pubblicazione, finalizzati alla realizzazione sia di ulteriori impianti per la produzione di elettrolizzatori, sia di impianti per la produzione di componenti a servizi degli elettrolizzatori stessi.

PROGETTI FINANZIATI PER UN MASSIMO DI 4 MILIONI

Attraverso questo investimento, spiega la nota del Mite, “l’Italia punta a espandere il mercato dell’idrogeno e a diventare leader in un settore altamente innovativo, creando nuove competenze e posti di lavoro”. Lo scorso marzo, il Mite aveva pubblicato i bandi per assegnare i fondi del Pnrr sui progetti di ricerca e sviluppo sull’idrogeno. L’investimento M2C2 3.5 assegna 30 milioni di euro per progetti di ricerca sviluppati dalle imprese e 20 milioni per progetti di organismi di ricerca pubblici (enti e università).

Le proposte ammissibili devono riguardare produzione di idrogeno verde; tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto; celle a combustibile per applicazioni stazionarie o di mobilità; sistemi intelligenti per la gestione delle infrastrutture basate sull’idrogeno.
I finanziamenti vanno da un minimo di 2 milioni di euro a un massimo di 4. I progetti presentati da soggetti pubblici saranno finanziati al 100%, mentre quelli privati dal 25 all’80%, a seconda della tipologia di progetto e della dimensione dell’impresa.

IDROGENO VERDE: ACCORDO MITE-ENEA

Sempre lo scorso marzo, Mite ed Enea hanno firmato un accordo di programma per attività di ricerca e sviluppo sull’idrogeno, finanziate con le risorse del Pnrr. L’accordo prevede un contributo massimo di 110 milioni, comprensivo degli importi attribuiti ai soggetti attuatori esterni di cui Enea si avvale per la realizzazione di una parte delle attività di ricerca: al Cnr sono conferite risorse per un valore massimo di 20 milioni di euro e a Rse per 15 milioni di euro.

Le attività di ricerca e sviluppo affidate all’Enea, che verranno dettagliate nel Piano Operativo di Ricerca (POR), sono incentrate sulla produzione di idrogeno verde e pulito, sulle tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell’idrogeno, sulle celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità e sui sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l’affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull’idrogeno.

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