Idrogeno verde: le proposte della Commissione UE

Le proposte della Commissione Ue per l’integrazione dei sistemi energetici e per l’idrogeno. Proposte in linea con il pacchetto Next Generation Ue e con il Green Deal europeo.

La Commissione europea ha presentato le proposte di strategia per l’integrazione dei sistemi energetici e per l’idrogeno. Le due strategie, si legge in una nota, sono in linea con il pacchetto Next Generation Ue e con il Green Deal europeo. Il Piano ha un duplice obiettivo. Da un lato mira a estendere l’uso del vettore idrogeno in sostituzione dei combustibili fossili, dall’altro a decarbonizzarne la produzione attraverso “investimenti, regolamentazione, creazione di un mercato, ricerca e innovazione”.

HYDROGEN ECONOMY: MOTORE DI CRESCITA

“La nuova hydrogen economy può essere un motore di crescita e quindi aiutarci a superare il danno economico causato dalla pandemia di Covid-19, creare posti di lavoro e rafforzare la leadership e competitività nelle industrie strategiche, cruciali per la resilienza dell’Europa”. Lo ha affermato il vicepresidente esecutivo, Frans Timmermans. “Sviluppando e implementando una catena del valore dell’idrogeno verde, l’Europa diventerà pioniere mondiale, mantenendo la leadership nelle tecnologie pulite”.

L’idrogeno è visto come una soluzione per decarbonizzare settori industriali dell’industria pesante. Si pensa alla siderurgia e alla chimica, che attualmente utilizzano combustibili fossili e non possono facilmente passare all’elettricità. È anche visto come una soluzione a lungo termine per settori, quali il trasporto marittimo, l’aviazione e il trasporto pesante su strada, per i quali l’elettrificazione non è attualmente possibile.

OBIETTIVO: PRODURRE 1 MILIONE DI TONNELLATE DI IDROGENO RINNOVABILE ENTRO IL 2024

La priorità, spiega la Commissione, “è sviluppare l’idrogeno rinnovabile, prodotto usando principalmente energia eolica e solare”. Un obiettivo che la squadra guidata dal presidente Ursula von der Leyen vuole raggiungere entro il 2050 con “un approccio graduale”. Nel periodo 2020 al 2024, l’obiettivo della Commissione è sostenere l’installazione di almeno 6 gigawatt di elettrolizzatori di idrogeno rinnovabili nell’Ue, al fine di produrre fino a 1 milione di tonnellate di idrogeno rinnovabile. Dal 2025 al 2030, l’idrogeno deve diventare una parte intrinseca del sistema energetico integrato dell’Europa, con almeno 40 gigawatt di elettrolizzatori e la produzione fino a 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile. Tra il 2030 e il 2050, l’obiettivo è che le tecnologie dell’idrogeno rinnovabile raggiungano la maturità e siano utilizzate su larga scala in tutti i settori difficili da decarbonizzare, come chimica e siderurgia.

Per l’esecutivo europeo, tuttavia, il “Renewable Hydrogen” non è solo quello prodotto dall’elettrolisi dell’acqua alimentata da energia fotovoltaica o eolica. È anche quello ottenuto attraverso reforming di biogas o conversione biochimica della biomassa “se conforme ai requisiti di sostenibilità”. Il piano riconosce quindi anche l’importanza di altri processi di produzione “a basse emissioni di carbonio” per la fase di transizione. Ad esempio, processi fossili ma con contestuale cattura e stoccaggio della CO2.

NASCE L’ALLEANZA EUROPEA PER L’IDROGENO PULITO

Per sostenere la nascente industria europea dell’idrogeno rinnovabile, la Commissione ha anche istituito un’Alleanza europea per l’idrogeno pulito. Riunirà i leader del settore, i ministri nazionali e regionali e la società civile per costruire un canale di investimento per la produzione su larga scala, sviluppando progetti concreti per sostenere gli sforzi di decarbonizzazione delle industrie europee ad alta intensità energetica come siderurgia e chimica. Sviluppando così la domanda di idrogeno pulito nell’Ue. “L’Alleanza è strategicamente importante per le nostre ambizioni del Green Deal e la resilienza del nostro settore”, ha affermato Thierry Breton, commissario responsabile del mercato interno dell’Ue e responsabile dell’Alleanza.