Il ruolo del solare a concentrazione nella transizione

Il 14 giugno, gli Stati Generali Enea per discutere le prospettive di sviluppo del settore del solare a concentrazione

IL 14 GIUGNO GLI STATI GENERALI DEL SOLARE TERMICO A CONCENTRAZIONE

Nell’ambito del progetto europeo Horizon-Ste, il 14 giugno l’Enea organizza a Roma presso l’Hotel Cicerone (via Cicerone 55/c) gli Stati Generali del solare termico a concentrazione. Scopo del convegno è discutere lo stato e le prospettive di sviluppo del settore alla luce degli obiettivi del Green Deal. Horizon-Ste è il progetto finanziato da Horizon2020 volto a supportare l’implementazione dell’Iniziativa per la Leadership Globale nell’Energia Solare Termica (STE), nota anche come Concentrated Solar Power (CSP), lanciata dalla Commissione europea e adottata nell’ambito del Set Plan della Commissione Europea.

Tra gli obiettivi dell’evento, informa una nota stampa, c’è il consolidamento della rete nazionale degli attori del settore, per rispondere in modo coordinato alle sfide verso il pieno sfruttamento del potenziale della tecnologia. Interverranno rappresentanti della politica, dell’industria e della ricerca e la partecipazione è aperta anche ai cittadini.

Dopo il saluto di benvenuto del presidente Enea Gilberto Dialuce, ad aprire i lavori saranno Simona De Iuliis dell’Enea e Marcel Bial dell’European Solar Thermal Electricity Association (Estela).

La giornata si articola in tre sessioni: la prima parte sarà dedicata alla presentazione da parte di Marcel Bial dell’Integrated Country Report, prodotto nell’ambito del progetto europeo Horizon-Ste, che fotografa la situazione attuale del solare a concentrazione in Italia dal punto di vista della ricerca e dell’industria, evidenziando punti di forza e criticità. Il documento verrà discusso anche alla luce di approfondimenti da parte di rappresentanti del ministero della Transizione ecologica: Daniele Novelli parlerà delle “Politiche di supporto allo sviluppo di impianti commerciali”, Marcello Capra delle “Politiche di supporto alla R&I”.

La seconda sessione sarà incentrata sul dibattito tra gli operatori industriali della catena del valore italiana – tra cui Eni, Fata, Brembana & Rolle, Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare, Ansaldo Green Tech, AC Boilers, Magaldi Power – per confrontare le posizioni e analizzare le strategie per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle attuali politiche di supporto.

La giornata si chiuderà, nel pomeriggio, con la visita al parco solare del centro ricerche Enea Casaccia, recentemente ampliato con la costruzione di una nuova infrastruttura dedicata allo studio, sperimentazione e validazione di materiali, tecnologie e soluzioni innovative del solare termico a concentrazione.

IL NUOVO IMPIANTO PRESSO IL CENTRO DI RICERCA CASACCIA

L’infrastruttura è stata realizzata dall’Enea nell’ambito del Piano triennale 2019-2021 per la Ricerca di sistema elettrico nazionale (Accordo di programma sottoscritto da Enea e ministero della Transizione ecologica) ed è predisposta per future modifiche che permetteranno, attraverso l’utilizzo di innovativi componenti e fluidi termovettori, di ampliare il range di temperature operative e i possibili campi di applicazione.

L’impianto, che consente di testare materiali e componenti innovativi in condizioni reali di funzionamento, è composto da un collettore solare lineare della lunghezza di 36 m, costituito da 425 specchi (62,5×125 cm), per un totale di circa 330 mq di superficie riflettente. Con una temperatura operativa massima di 320 °C e una potenza termica di circa 200 kW, l’impianto si presta oggi allo studio di applicazioni industriali di piccola/media taglia a medio/alta temperatura (>200 °C), che consumano circa il 50% dell’energia termica richiesta dall’industria, ma, per le quali, ad oggi non esistono soluzioni tecnologiche “green” consolidate.

I ricercatori Enea evidenziano che “tra i potenziali settori di applicazione vi sono quelli tipici del Made in Italy, tra cui: cottura, pastorizzazione e sterilizzazione nell’agroalimentare e bevande; sbiancamento ed essiccazione nel tessile; candeggio e preparazione della polpa nella carta; distillazione ed evaporazione in chimica e farmaceutica; trattamento per vernici nel settore automobilistico ma anche alcune fasi fondamentali di processi industriali legati alla produzione di acciaio, cemento, vetro, plastica e pellame”.

Secondo i dati dell’International Energy Agency e dell’International Renewable Energy Agency, circa il 90% dell’energia termica consumata dall’industria nel mondo è prodotta da fonti fossili (45% carbone, 30% gas naturale e 15% petrolio) e per solo il 10% da fonti rinnovabili. All’Enea fanno notare che “circa la metà di questi consumi è attribuibile ai settori cosiddetti hard-to-abate, ossia difficilmente elettrificabili, per i quali il solare a concentrazione può fornire soluzioni efficaci per la decarbonizzazione. Grazie all’impiego di sistemi di accumulo di energia termica, la tecnologia può garantire inoltre una produzione affidabile e flessibile di calore, adattabile a molteplici processi industriali, a specifiche strategie di gestione ed esercizio, a diverse temperature, carichi termici e taglie di impianto”.