L’integrazione per una rete smart

La parola d’ordine dello Smart Grid International Forum di Roma

Se vogliamo un futuro intelligente, smart, per le nostre città dobbiamo far sì che ci sia un’integrazione tra filiere produttive, soluzioni tecnologiche e sistemi di regolamentazione. Una integrazione a tutti i livelli: dalla rete alla casa intelligente. È questo il messaggio più forte che arriva dalla terza edizione dello Smart Grid International Forum, organizzato da GIE, Gruppo Italia Energia, e svoltosi il 14 aprile a Roma, presso il Centro Congressi Fontana Di Trevi.

Operatori di rete come Enel, enti di ricerca come Enea, investitori e istituti di credito, figure che rivestono ruoli di regolamentazione a livello internazionale e rappresentanti degli enti locali: c’erano tutti i principali attori di questa trasformazione che gradualmente sta investendo le reti elettriche e il modo in cui si interfacciano con le altre infrastrutture strategiche (dalle Ict alla mobilità), con le potenziali conseguenze sulla qualità della vita negli ambienti urbani che essa comporta.

“Il nostro sistema – spiega Marcello Capra del Ministero dello Sviluppo Economico – non ha questa capacità di integrazione delle filiere e delle tecnologie, non tanto da un punto di vista industriale quanto perché la frammentazione a cui ci hanno abituato gli incentivi, che hanno selezionato più i prodotti che la loro integrazione, ci ha portato forse un po’ fuori strada. Direi che negli ultimi anni, i programmi comunitari ci stanno spingendo a questa prospettiva di integrazione”. Le difficoltà non mancano, aggiunge Capra, più marcate probabilmente nel mondo della ricerca “che ha sempre lavorato in questa logica del prodotto e della sperimentazione della singola tecnologia”

Integrazione significa interoperabilità tra tecnologie. lo ha ricordato Laurent Schmitt dello Smart Grid Coordination Group: “Stiamo lavorando con i nostri governi per impostare la più giusta regolamentazione per gli operatori di rete e per gli operatori del mercato affinché possano investire. Ora la domanda fondamentale è: come investire in maniera giusta? Noi crediamo che il prossimo step sarà la piena interoperabilità tra componenti e software in modo che più soggetti del mercato possano lavorare insieme nello sviluppo di molteplici applicazioni funzionali all’implementazione delle smart grid. Quindi l’interoperabilità diventa fondamentale per massimizzare gli investimenti e i ricavi”.

E allora standard condivisi per garantire un lavoro comune finalizzato all’innovazione di sistema. Strategico è il ruolo propulsivo del soggetto pubblico come dimostra l’esperienza dell’India Smart Grid Forum illustrata dal suo presidente Kumar Raghavan Pillai Reji. Il sistema di alimentazione elettrico indiano è il quarto più grande del mondo, con una capacità installata di 235 GW. L’India Smart Grid Forum è un’iniziativa di partenariato pubblico-privato voluta dal governo per monitorare la situazione del settore elettrico. Tra i suoi obiettivi quello di garantire l’accesso all’elettricità a tutti e di trasformare il sistema elettrico indiano in una rete sicura, un ecosistema sostenibile e digitale. E per fare ciò l’India ha elaborato un piano di integrazione in rete delle fonti rinnovabili tra i più ambiziosi al mondo.

In Italia la spinta deve arrivare dal basso, dalle buone pratiche dei comuni, dalle amministrazioni protagoniste nel Patto dei Sindaci, istituzioni di prossimità, le più adatte a coinvolgere il cittadino- consumatore nel processo evolutivo di città, reti e edifici. Non a caso la tavola rotonda che ha chiuso questa terza edizione dello Smart Grid International Forum si intitolava: “Smart city: come andare verso un cittadino smart?”

A cura della redazione