Mission Innovation: la dichiarazione di Roma per il futuro delle smart grid

Mission Innovation: a Roma si è tenuto il quarto workshop della Innovation Challenge 1 dedicata alle smart grid. In cabina di regia: Italia, Cina e India.

Il quarto Deep Dive Workshop per Innovation Challenge 1, la Smart Grids Innovation Challenge, ha riunito a Roma lo scorso 21, 22 e 23 novembre leader delle imprese che gestiscono le attività di trasmissione e distribuzione, fornitori di tecnologie, esperti tecnici e rappresentanti governativi per collaborare allo sviluppo di soluzioni per superare le sfide comuni poste dalla tecnologia delle reti intelligenti. Una tecnologia necessaria per garantire l’integrazione della produzione di energia rinnovabile, come l’energia eolica e solare, nelle reti elettriche. La Smart Grids Innovation Challenge (IC1), il cui lavoro in Italia è coordinato dal Mise, è uno degli otto circuiti integrati sotto Mission Innovation ed è co-guidato da Cina, India e Italia.

Il workshop del secondo giorno “ha avuto un’ottima partecipazione – dice Luciano Martini, direttore dipartimento di tecnologie di trasmissione e distribuzione (TTD) di Rse e co-leader della Challenge – per la prima volta hanno preso parte ai lavori i rappresentanti delle imprese che gestiscono le attività di trasmissione e distribuzione e i fornitori di tecnologie, con l’obiettivo di fare squadra e colmare il divario tra imprese e governi identificando opportunità di collaborazione e innovazione”.

Nel corso del workshop di Roma è stata lanciata la piattaforma Smart Grids Innovation Accelerator (SGIA), uno strumento in corso di elaborazione per consentire la condivisione delle conoscenze dei risultati tecnici e delle migliori pratiche, fornire approfondimenti per aumentare l’assorbimento del mercato delle smartgrid e incoraggiare gli investimenti, aggiunge Martini. L’obiettivo è “condividere soluzioni tecnologiche già utilizzate in alcuni Paesi in modo che tutti ne vengano a conoscenza e le possano utilizzare”. I partner nella Challenge 1, Cina e India, ma anche Brasile, “Paesi molto popolati, portano avanti progetti molto ambiziosi per ottenere alte prestazioni e sistemi efficienti, tenendo conto che, per esempio, in India ancora 300 milioni di persone non sono connessi alla rete elettrica”.

MISSION INNOVATION LANCIA LA DICHIARAZIONE DI ROMA

A conclusione della tre giorni di Roma, l’Italia ha firmato assieme a India e Cina la Rome Declarationuna dichiarazione di intenti– precisa Martini – per definire le azioni e le strategie future sullo sviluppo della ricerca nell’ambito delle reti intelligenti”. Oltre a ribadire l’importanza di procedere nella ricerca congiunta, “il documento, indicando argomenti ben definiti, punta a sviluppare la capacità di sfruttare i partenariati con le industrie e a promuovere una proficua collaborazione e sostegno reciproco”. Inoltre “è stato definitivo un programma di lavoro per i prossimi due anni”suddiviso in 6 task che affrontano le sfide più impegnative alle quali sono chiamate le reti elettriche, dalle supergrid di trasmissione ad altissima tensione all’impiego razionale delle capacità di accumulo, dalla resilienza alla gestione della domanda elettrica.

Mission Innovation (MI) è un’iniziativa globale lanciata da 20 capi di Stato a Parigi nel novembre 2015, a cui partecipa anche l’Unione europea. L’obiettivo di Mission Innovation è accelerare l’innovazione energetica pubblica e privata per affrontare le sfide energetiche globali, rendere l’energia pulita accessibile ai consumatori e creare posti di lavoro e opportunità nel settore energetico. Insieme, i 20 Paesi partner fondatori rappresentano il 75% delle emissioni mondiali di CO2 dall’elettricità e oltre l’80% degli investimenti mondiali nella ricerca e sviluppo nel settore dell’energia pulita.