Ricerca di Sistema: i risultati dell’ultimo piano triennale

Ricerca di Sistema: in 13 anni finanziati 350 progetti per l’innovazione del sistema elettrico.

Per la Ricerca di Sistema (RdS), l’attività di ricerca e sviluppo finalizzata all’innovazione tecnica e tecnologica per il settore elettrico, sono stati stanziati in 13 anni più di 900 milioni di euro, sono stati erogati circa 700 milioni e sono stati realizzati circa 350 progetti, divisi tra Accordi di programma e bandi pubblici. L’ultimo piano triennale ha stanziato 210 milioni per il 2015-2017 e poi 42 milioni per l’anno 2018 per circa 250 progetti.  A fare il punto sulla Ricerca di Sistema è stata l’ingegner Eleonora Petrolati, responsabile dell’ufficio RdS della CSEA, nel corso della terza edizione del convegno “Diffusione dei risultatie prospettive sulla Ricerca del Sistema Elettrico” che si è tenuto ieri a Roma. La RdS è finanziata tramite il Fondo della ricerca di sistema alimentato dal gettito della componente tariffaria A5 della bolletta elettrica, pari a 0,70/0,80 euro/anno per famiglia.

ACCORDI DI PROGRAMMA E BANDI

Gli accordi di programma 2015-2017/18 tra RSE, Enea e Cnr, con una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro, hanno prodotto circa 250 relazioni di valutazione, impegnando 80 dei 110 esperti in elenco. Tra le aree prioritarie di intervento a) Governo, gestione e sviluppo del sistema elettrico nazionale interconnesso e integrazione dei mercati; b) Generazione di energia elettrica con basse emissioni di carbonio; c) Trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica; d) Efficienza energetica e risparmio di energia negli usi finali elettrici e interazione con altri vettori energetici.

Per quanto riguarda i bandi di tipologia b, ovvero il finanziamento di attività di ricerca a beneficio degli utenti del sistema elettrico con la ricerca industriale finanziata al 50% e lo sviluppo sperimentale finanziato al 25% e a cui possono accedere Grandi imprese, PMI, Organismi di ricerca, Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari, sono stati stanziati 34 milioni di contributo e sono pervenute 69 proposte di progetto.

Al termine della valutazione dei progetti proposti, sono stati 27 i progetti ammessi in graduatoria, per un costo totale di 41 milioni e 22,27 milioni di contributi pubblici, e sono 22 i progetti avviati, per 18,8 milioni di contributi.I progetti presentati hanno interessato la trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, la generazione distribuita, smartgrids e accumulo, l’energia elettrica da biomasse, l’energia elettrica da fotovoltaico, i componenti innovativi per reattori dimostrativi, la razionalizzazione e il risparmio nell’uso dell’energia elettrica, l’utilizzo del calore solare e ambientale per la climatizzazione.

RICERCA DI SISTEMA: LA RIFORMA

Dal primo gennaio 2019 è in vigore il decreto di riforma che definisce le nuove modalità di gestione del fondo per il finanziamento delle attività della Ricerca di sistema. Tra le innovazioni procedurali, ha sottolineato Petrolati, l’emanazione del Piano triennale dopo una consultazione pubblica, l’introduzione di piani triennali (e non più annuali) di realizzazione, l’avvio degli Accordi di Programma solo a valle delle valutazioni preliminari dei Piani triennali, gestite dalla CSEA e dagli esperti, la redazione e la gestione delle varie fasi dei bandi di gara affidate alla CSEA. Nel nuovo quadro legislativo la CSEA rafforza il suo ruolo: le è affidato l’aggiornamento dell’elenco degli esperti, la predisposizione dei bandi di gara e avrà più influenza sull’attività di valutazione e controllo amministrativo-finanziario dei progetti di ricerca, oltre a vedere confermato il compito di diffusione dei risultati dei progetti.