Ricerca di sistema: in Gazzetta ufficiale il decreto di riforma

Una riforma auspicata da tanto e da tanti: ora è operativa. È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 119 del 24 maggio il decreto del ministero dello Sviluppo economico 16 aprile 2018 “Riforma della disciplina della ricerca del sistema elettrico”. Si tratta di un provvedimento che la stessa SEN citava tra le azioni imminenti e necessarie al fine di mettere a punto un meccanismo più snello e agile, sia per la definizione dei programmi di ricerca che per la loro attuazione, con lo scopo di superare i limiti emersi in termini di focalizzazione, efficacia e fluidità della gestione. La nuova disciplina della ricerca di sistema va proprio in questa direzione, ridefinendo in primis la governance per la gestione dei meccanismi di finanziamento.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CSEA

“Sono felice e orgoglioso del fatto che il ruolo di CSEA all’interno della disciplina della Ricerca di sistema sia notevolmente cresciuto e che si sia deciso di attribuire nuove attività e responsabilità”, commenta il presidente di CSEA Francesco Vetrò, “un segno di grande considerazione e riconoscimento del ruolo della Cassa e, voglio pensare, del lavoro svolto in questi anni nonché dell’esperienza e delle competenze acquisite. La nuova disciplina coincide con il desiderio, di cui la CSEA si è sin da subito fatta interprete, di un continuo miglioramento della Ricerca di sistema, sotto il profilo della gestione dei meccanismi, della qualità della ricerca e della diffusione dei risultati”.

LA NUOVA DISCIPLINA DELLA RICERCA DI SISTEMA

Il provvedimento riorganizza la ricerca di sistema e definisce le modalità per la selezione e il finanziamento dei progetti di ricerca da ammettere all’erogazione degli stanziamenti del Fondo per la ricerca (articolo 11 comma 1, del decreto 26 gennaio 2000) e le modalità di verifica dello stato di avanzamento delle attività e dei risultati conseguiti. Il decreto affida al MISE il compito di predisporre il Piano Triennale – in accordo con i documenti di programmazione energetica governativa di medio e lungo termine, con i programmi europei e gli impegni internazionali sottoscritti dal governo in materia di energia – entro il mese di marzo dell’anno precedente il triennio di riferimento.

I progetti di ricerca possono essere interamente finanziati dal Fondo oppure fino a un ammontare massimo definito nel Piano Triennale a condizione che l’aiuto non sia comunque superiore a quello consentito dalla disciplina europea degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione.
A seconda della tipologia di finanziamento, i progetti potranno prevedere attivitá di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale.

I progetti possono essere finanziati tramite bandi o accordi di programma di durata triennale. Sono previsti meccanismi premianti per i progetti di ricerca industriale che assicureranno un alto incremento relativo di maturità tecnologica.

IL RUOLO DELLA CSEA

Tutte le attività operative connesse allo svolgimento degli Accordi di programma e dei bandi di gara sono affidate alla CSEA, cosí come l’aggiornamento dell’elenco di esperti dei quali CSEA si puó avvalere per le attività di valutazione. La CSEA dovrá presentare al MISE e all’ARERA, entro giugno di ogni anno un rapporto sullo stato della ricerca relativo all’anno precedente, con anche il quadro economico-finanziario dei progetti svolti e di quelli in essere. Alla CSEA sono anche affidati i compiti di diffusione dei risultati finali di tutti i progetti di ricerca finanziati e la promozione, su indicazione del MISE, di sinergie con altri organismi o programmi o piani a sostegno della ricerca per ils ettore elettrico.

Il decreto è entrato in vigore dalla data della sua pubblicazione e avrà effetto sul piano triennale della ricerca di sistema 2019-2021, prevedendo per le attivitá attualmente in corso un periodo transitorio fino al 31 dicembre 2018.