Ricerca di sistema, lo schema di Piano triennale 2018-2020

L’Autorità per l’energia ha trasmesso lo schema di proposta di Piano triennale 2018-2020 della ricerca di sistema del settore elettrico nazionale (Rds) a Ministero dell’università e della ricerca, al Minambiente e alla Csea per la richiesta di parere sui relativi aspetti di competenza (il provvedimento è stato inviato anche al Mise).

È quanto emerge dal verbale della riunione numero 1014 del Collegio dell’Arera dell’11 aprile scorso. Il Piano proposto dall’Autorità, con delibera 240/218/rds, ha un valore complessivo di 210 milioni di euro, vale a dire 70 mln €/anno circa finanziati dal Fondo apposito, da distribuire nelle quattro aree prioritarie di intervento.

In continuità con quanto previsto nel precedente triennio, si legge nella delibera, il Piano triennale per la ricerca di sistema 2018-2020 è articolato in Temi, selezionati sulla base delle scelte strategiche e dei criteri precedentemente citati: obiettivi europei, fabbisogni e interessi specifici del nostro Paese, capacità di risposta del sistema della ricerca e del tessuto imprenditoriale italiano alle esigenze nazionali e alle sollecitazioni europee.

I progetti per la ricerca di sistema possono essere ammessi al finanziamento a condizione che le attività programmate siano strettamente attinenti ai temi individuati e possano essere riferibili alle singole linee di ricerca. I Temi di ricerca sono aggregati in quattro Aree di intervento: governo, gestione e sviluppo del sistema elettrico nazionale interconnesso e integrazione dei mercati; generazione di energia elettrica con basse emissioni di carbonio; trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica; efficienza energetica e risparmio di energia negli usi finali elettrici e interazione con altri vettori energetici.

Circa 21,6 mln € andranno ai temi di ricerca su “Governo, gestione e sviluppo del sistema elettrico nazionale interconnesso e integrazione dei mercati” e 23,9 mln € a quelli della “Generazione di energia elettrica con basse emissioni di carbonio”. I temi di ricerca della “Trasmissione e distribuzione” e dell’ “Efficienza energetica e risparmio di energia negli usi finali elettrici e interazione con altri vettori energetici” si vedono assegnate la parte di risorse maggiori, rispettivamente 86,4 mln € e 78,1 mln €.

Le tipologie di attività alle quali destinare tali finanziamenti sono quelle “a totale beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale” (svolta tramite accordi di programma o bandi di gara detti “di tipo a”) e quelle“a beneficio degli utenti del sistema elettrico nazionale e contestualmente di interesse specifico di soggetti operanti nel settore dell’energia elettrica” (svolta unicamente tramite gare, detti “bandi di tipo b”). Proprio relativamente ai bandi, Arera ha approvato anche due delibere (241/2018/rds e 242/2018/rds) che definiscono i criteri per la predisposizione degli schemi di bandi di gara per la selezione dei progetti di ricerca per entrambe le tipologie, come previsto dal precedente Piano triennale (2015-2017).

In precedenza, con la delibera 215/2018/rds, Arera aveva rilasciato al ministro dello Sviluppo Economico l’intesa dell’Autorità in ordine allo schema di decreto concernente “Nuove modalità di gestione del Fondo per il finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale”, trasmesso all’Autorità con nota del Capo di Gabinetto del Mise il 30 marzo scorso.