Ricerca di sistema: un programma di successo ma si può ancora migliorare

Conclusa l’attività istruttoria e approvati i capitolati tecnici, possono partire i progetti ammessi al finanziamento del Bando di tipo B previsto dal Piano triennale 2012-2014 della Ricerca di Sistema per il Settore elettrico. Un bando destinato a finanziare imprese o compagini composte da imprese e enti di ricerca pubblica. Complessivamente, sono state presentate 67 proposte di progetto: un numero che dimostra una discreta partecipazione, se si considera che la maggior parte di esse (59) sono state presentate da compagini, per un totale di 91 diversi proponenti.

PROPOSTE DI ALTA QUALITÀ

D’altro canto, effettuate le nostre valutazioni, dei 34 milioni stanziati, solo poco più di 24 sono stati poi assegnati, per un totale di 27 proposte di progetto ammesse in graduatoria. Questo dato permette di fare una prima considerazione. Se da una parte lascia intendere l’alta qualità delle proposte risultate assegnatarie, dall’altra evidenzia una problematica già nota anche a livello europeo: la capacità delle realtà nazionali di ricerca di redigere proposte progettuali valide, sia dal punto di vista tecnico che economico-finanziario, può e deve migliorare.

Entrando nel merito dei settori di ricerca toccati si può capire quali stimolino un maggiore interesse e un maggior tasso di innovazione. Da una disamina delle proposte progettuali avanzate, risulta che il finanziamento per il “potenziale sviluppo delle energie rinnovabili” è quello che ha attratto più attenzione. In particolare, la ricerca nel campo delle biomasse è risultata non solo quella con il maggior numero di progetti ammessi al contributo, ma anche quella con il miglior rapporto tra domande presentate e progetti vincitori; il che dimostra anche la reale capacità di poter far bene in questo settore a livello nazionale. Altro tema di grande interesse è stato l’efficienza (il “risparmio di energia elettrica nei settori civile, industria e servizi”) per il quale sono state presentate ben 22 domande, di cui però solo 7 ammesse al contributo.

RICERCA DI SISTEMA: COSA MIGLIORARE?

In conclusione possiamo chiederci: cosa migliorare nel meccanismo della ricerca di sistema? Partiamo dai suoi punti di forza: l’effettiva disponibilità di fondi e la loro accessibilità; la capacità di valutare in modo coerente ed efficace i progetti finanziati; la possibilità di diffondere, e rendere quindi fruibili, i risultati della ricerca. Dunque un aspetto sul quale lavorare è il processo di pianificazione, che può e probabilmente deve adeguarsi in maniera più efficiente ai tempi della ricerca stessa. In questo senso, c’è piena consapevolezza e volontà di miglioramento da parte di tutti gli attori istituzionali coinvolti.

Di Francesco Vetrò, Presidente CSEA – Cassa per i servizi energetici e ambientali