Ricerca UE: l’importanza della visione di sistema

SE, la società del Gruppo GSE che si occupa di ricerca nel settore elettro-energetico, sarà tra i protagonisti della prossima SET Plan Conference, la conferenza europea dedicata alle tecnologie energetiche, in programma a Roma il 10 e l’11 dicembre. Come sottolinea Michele De Nigris, direttore del Dipartimento Tecnologie per la Trasmissione e Distribuzione di RSE, quando si parla di applicazioni tecnologiche per il sistema energetico è fondamentale la visione d’insieme propria della ricerca di sistema.

De Nigris interverrà nella sessione dedicata all’ottimizzazione del sistema energetico, nella mattinata dell’11 dicembre: “Ottimizzazione del sistema energetico – spiega – vuol dire integrazione dei diversi vettori energetici, quindi integrazione del sistema elettrico, del sistema gas, delle tecnologie di accumulo e sviluppo di applicazioni in ambito Ict”. Il contributo di De Nigris verterà sull’esperienza della European Electricity Grid Initiative, l’iniziativa industriale europea sulle reti. Il panel, moderato da Giovanni De Santi, Direttore dell’Istituto per l’energia del JRC – Joint Research Center della Commissione Europea, vedrà anche la partecipazione di Alain Burtin del Gruppo Edf e di Inger Pihl Byriel di Energinet.dk.

Il concetto di integrazione è centrale per l’innovazione del sistema energetico e verrà rimarcato ancor più nella road map che verrà presentata proprio nel corso della Conferenza: l’Europa vuole andare sempre più verso un interfacciamento efficiente tra tecnologie di trasmissione e distribuzione, e una maggiore Integrazione tra le diverse fonti. Le reti dovranno essere sempre più intelligenti e “flessibili” in modo da sfruttare al meglio le rinnovabili.

“Come si vede dalle prime call di Horizon 2020 (il programma 2014-2020 di finanziamento per ricerca e innovazione, ndr) l’approccio attuale dell’Europa è molto dedicato alle applicazioni industriali: quindi dimostrazioni di larga scala e pre-deployment, pre-sviluppo di soluzioni tecnologiche. Ogni operatore industriale che partecipa a questo tipo di bandi di ricerca ha la sua visione molto specifica del proprio settore di attività. È importante quindi che ci sia comunque qualcuno che abbia una visione completa, di sistema, una visione che permetta di discriminare e ri-bilanciare le pressioni che possono arrivare dai diversi operatori in gioco (operatori di trasmissione, operatori di distribuzione, technology providers, operatori gas, operatori accumulo ecc.)”. In altre parole, ciascuno dei soggetti industriali in campo potrebbe essere tentato di privilegiare una visione più vicina al proprio mercato. Progetti che rischiano di essere carenti per ciò che riguarda la visione più globale di tutto il sistema energetico. Ed è per questo che è fondamentale l’apporto di soggetti come RSE che operano nella ricerca di interesse comune.

“Mi aspetto di poter dare un contributo di indirizzo sui prossimi step anche di Horizon 2020 – conclude De Nigris – Di ascoltare contribuire a definire gli indirizzi della Commissione Europea nell’ambito della ricerca di carattere generale. Vorrei cercare di capire quale sarà il bilanciamento tra questa forte focalizzazione sulle applicazioni industriali e il mantenimento di attività di più ampio respiro. Sarebbe infatti grave dimenticare quanto la visione di sistema rimanga assolutamente fondamentale”.

Il contributo di RSE alla Set Plan Conference si completerà poi con la partecipazione di Luciano Martini ad un side event, un evento collaterale alla conferenza vera e propria, dedicato alla “smartizzazione delle reti”. Martini di RSE dirige il Joint Program on smart grid della European energy research alliance.

A cura di Francesco Sellari