RSE a Expo con Smartainability

Un cambio di prospettiva che sia utile a chi deve svolgere attività di programmazione e realizzare politiche di forte impatto sul territorio fornendo strumenti di valutazione delle soluzioni tecnologiche innovative e permettendo una nuova modalità di rapporto con la cittadinanza”: così Cristina Cavicchioli ci presenta Smartainability®, il nuovo progetto che RSE ha messo a punto per valutare l’effettiva sostenibilità delle smart cities e che ha trovato un efficace banco di prova nell’Expo di Milano.

“La parola d’ordine è valutazione di sostenibilità ex ante: mancava infatti un elemento di giudizio sintetico dell’efficacia e della sostenibilità di progetti complessi”, continua Cavicchioli. “A posteriori si possono agevolmente svolgere valutazioni sugli impatti delle soluzioni adottate, ma a quel punto per incrementare la qualità di un progetto ritenuto non sufficientemente sostenibile si può solo operare con azioni di mitigazione che comportano costi ulteriori. Disporre di uno strumento per valutare a priori la sostenibilità di un sistema complesso (città, sistema di impianti, piani di sviluppo o di un grande evento come Expo) rappresenta perciò un cambio importante di prospettiva che permette di scegliere tra opzioni differenti in fase progettuale. Oltretutto l’applicazione della metodologia a Expo costituisce un’occasione importante”: L’esposizione di Milano vuole infatti rappresentare lo stato dell’arte tecnologico più avanzato a livello mondiale nell’ambito dei servizi ai cittadini, con strumenti che devono essere efficaci e semplici da utilizzare, sostenibili ed energeticamente efficienti.

L’obiettivo di Smartainability®, una fusione dei termini “Smartness” e “Sustainability”, è quello di valutare gli effettivi miglioramenti, in termini di sostenibilità, che le nuove tecnologie, o l’integrazione in maniera innovativa di tecnologie esistenti, possono dare a una città o a un grande evento confrontando le nuove tecnologie con quelle convenzionali. Dei cinque layer tecnologici di Expo lo sforzo di analisi del progetto Smartainability® si è concentrato sui tre principali: energia, telecomunicazione e servizi.

Per quanto riguarda l’energia, con Enel come partner principale, si sono valutate le tecnologie che garantiscono la distribuzione dell’energia nel sito espositivo e l’illuminazione esterna: rispetto a una struttura tradizionale la smart grid realizzata garantisce notevoli risparmi in termini di materiali e costi, con sistemi di gestione dell’illuminazione meno inquinanti ed energivori. Telecom e Cisco hanno poi implementato le soluzioni di telecomunicazione per diffusione e traffico dei dati, voce, video e clouds con reti più veloci, efficaci e protette di quelle standard, in grado di adattarsi alla notevole densità di traffico e numero di utenti connessi con consumi energetici inferiori del 10-20% rispetto gli standard tradizionali.

“E’ stato stimolante collaborare con tanti partners di alto livello che ci hanno permesso di conoscere nel dettaglio le prestazioni delle soluzioni tecnologiche d’avanguardia e ci hanno supportato nel progetto”, conclude Cavicchioli.  “Volevamo dare ad Expo e ai fruitori dell’evento un’indicazione sui criteri di  effettiva sostenibilità. I risultati sono davvero confortanti e, cosa forse ancora più importante, la metodologia sviluppata può essere ora applicata alle soluzioni per le smart city”.

di Marco D’Amato