Smart city Expo

Dal punto di vista dell’elettrificazione, Expo punta a essere una vera e propria cittadella intelligente da 100.000 abitanti. Per Enel, global official partner dell’evento, si tratta di un’importante sperimentazione. La gestione dei consumi elettrici di Expo coniuga infatti: un monitoraggio avanzato della rete elettrica con impianti di accumulo; una capillare infrastruttura per la ricarica di veicoli elettrici; l’utilizzo di led per l’illuminazione.

Si stima che i consumi quotidiani di tutta l’area espositiva saranno di circa 1 milione di KWh, un consumo paragonabile a quello di una città di circa 100.000 abitanti, come Ancona o Udine. Per far fronte a questa domanda Enel ha dedicato all’area 75 MW di potenza installata (la potenza massima erogabile) predisponendo 100 cabine di media tensione per la consegna dell’energia elettrica ai padiglioni e un punto di storage da 270 KW. Expo è inoltre costellata di 100 punti di ricarica per veicoli elettrici (30 sul perimetro del sito e 70 all’esterno), mentre l’illuminazione è garantita da 8.500 punti luce a led ad alta efficienza che garantiscono un risparmio di circa il 36% con un “guadagno” di 280.000 kWh.

Una delle caratteristiche essenziali per la continuità e la stabilità del sistema di elettrificazione è data dal sistema evoluto di telecontrollo e di protezione applicato a una rete di media tensione ad anello chiuso. “Nel caso di un guasto”, ci spiega  Ernesto Coppa, responsabile Enel distribuzione macro area Nord Ovest, “questo sistema è in grado di isolare in automatico la porzione di rete danneggiata, continuando intanto ad alimentare i clienti nella parte di rete sana. In altre parole con questa rete, nel caso di guasto tra 2 padiglioni, nessuno rimarrà senza energia elettrica. E’ sicuramente una delle evoluzioni che più ci rende orgogliosi e che più apprezzeranno i nostri clienti”.
Per quanto riguarda l’efficienza, c’è da sottolineare come ogni padiglione sia dotato di un sistema di energy management in grado di monitorare e controllare i consumi e il fabbisogno energetico, nonché di ottimizzare i flussi di energia integrando gli impianti da fonte rinnovabile e i sistemi di accumulo.

I visitatori di Expo potranno capire cosa è e come funziona una città intelligente visitando una specifica show room: “La show room ci consente, a livello dimostrativo, di rappresentare la smart grid che Enel ha realizzato a Expo”, continua Coppa. ”Si avrà la possibilità di vedere, attraverso una macchina scenica, la situazione della rete e i flussi di energia, di conoscere in tempo reale quanto il sito e ogni padiglione stiano consumando o producendo. Il sistema di gestione di energia di Enel è infatti in grado di modificare i carichi dei padiglioni e l’assetto della rete per abbassare le perdite o per inseguire particolari curve di carico ottimizzando i consumi. Il visitatore potrà chiedere spiegazioni agli specialisti presenti nella show room ed entrare in contatto con le nostre tecnologie, come ad esempio un punto di ricarica per veicoli elettrici vicino all’edificio principale della show room”.

La smart grid predisposta da Enel per Expo è la dimostrazione di quanto ormai le soluzioni tecnologiche siano mature per applicazioni su vasta scala. Con grandi benefici per l’economia e per l’ambiente. “Tutte le tecnologie che Enel ha portato in Expo sono attualmente presenti sulla rete Italiana”, conclude Coppa. “Non sono tecnologie diffuse ovunque, ma ci sono diversi progetti tra Nord e Sud Italia in cui le abbiamo già testate con successo. Certo, dal punto di vista infrastrutturale in Expo è stato sicuramente più agevole, si partiva da un green field, mentre nei centri urbani già sviluppati gli interventi sono più complicati da realizzare. Esiste comunque già la possibilità di replicare la soluzione Expo in tutte le città italiane, con enormi vantaggi per tutti i cittadini. Gli ostacoli al momento sono quelli presenti in tutti i cambiamenti: far comprendere bene ai cittadini e alle amministrazioni i benefici reali e concreti che possono spingere i privati e il pubblico a investire in queste tecnologie. Personalmente penso che uno degli obiettivi di un’esposizione universale sia proprio questo”.

di Francesco Sellari