Smart grid. De Santoli: “Al lavoro verso uno smart energy system”

Le smart grid sono state fondamentali: negli ultimi dieci anni ci hanno permesso progressi formidabili. Ma ora ci attende un salto impegnativo per arrivare a una vera decarbonizzazione della società entro il 2050. Dunque dobbiamo pensare in grande, dobbiamo progettare un vero e proprio smart energy system”. Livio De Santoli, ordinario di Energy Management alla Sapienza e responsabile energia per lo stesso ateneo, ha partecipato con Jeremy Rifkin alla stesura di un master plan per l’energia a Roma. Per Res Magazine parla del futuro delle smart grid.

PAROLA D’ORDINE: INTERGRAZIONE TRA GAS, CALORE, ELETTRICITÀ

È un passaggio concettuale importante perché mette in relazione tre sistemi (quello del gas, quello del calore e quello dell’elettricità) per creare una sorta di super smart grid integrata che ha come obiettivo un taglio radicale delle emissioni di anidride carbonica e un aumento esponenziale dell’efficienza.“Su questi temi non siamo più solo a livello di teoria”, continua De Santoli. “Parteciperò, assieme allo studio romano BM, al progetto per la realizzazione di uno smart energy system in un’intera città in Kazakistan, sul Mar Nero. Questo progetto mostra come l’interconnessione fra i tre sistemi sia fondamentale per vari motivi. Il gas ad esempio dispone di un’infrastruttura già esistente e utilizzarlo come elemento di supporto e di rilancio delle fonti rinnovabili serve a dare concretezza ai progetti e a compensare la non programmabilità di alcune delle fonti rinnovabili come l’eolico e il solare”.

Un discorso d’attualità perché Astana, la capitale del Kazakistan, è proprio ora la vetrina di questi temi con un’Expo specializzata, che si tiene nell’intervallo tra due esposizioni universali, dedicata all’energia del futuro. Future Energy, che vede la presenza di De Santoli tra i 12 innovatori italiani selezionati per la partecipazione all’evento, si è aperta il 10 giugno e si chiuderà il 10 settembre.

SMART GRID: TERRENO DI SPERIMENTAZIONE

Inoltre il discorso è d’attualità anche perché le smart grid possono essere inquadrate in una prospettiva molto ampia e ambiziosa. Sono uno degli elementi centrali della costruzione di un sistema elettrico avanzato e rappresentano un terreno di applicazione estremamente fertile per l’innovazione tecnologica in molti settori.

Ma le stesse tecnologie che stanno crescendo assieme alle smart grid ne allargano i confini. Ad esempio l’elettrificazione del trasporto chiama in causa una riduzione drastica dell’uso del petrolio per la mobilità e apre le porte a un utilizzo del metano (soprattutto per i mezzi pesanti) che può anche avere una provenienza da fonte rinnovabile (biometano). Mentre la gestione avanzata del calore (riscaldamento e raffrescamento) coinvolge, oltre ai software di gestione, la struttura stessa degli edifici e la qualità dei materiali. Così, mettendo assieme gli elementi che ruotano attorno alle smart grid, si delinea lo smart energy system in grado di raggiungere l’obiettivo di un drastico taglio delle emissioni serra indicato dall’accordo di Parigi sul clima.