Un Nobel nato per gioco

Il materiale che potrebbe determinare una rivoluzione in diversi e fondamentali settori produttivi (il fotovoltaico e l’elettronica, solo per citarne alcuni) sembrerebbe essere stato scoperto per gioco, in un venerdì sera che definiremmo “da nerd”. Parliamo del grafene e di come sia stato scoperto durante un “Friday night experiment”, serate nelle quali due ricercatori russi dell’Università di Manchester–i professori Andre Geim e Konstantin Novoselov –  portavano avanti esperimenti molto elementari o all’apparenza non correlati al consueto lavoro di ricerca, con strumenti semplici e a portata di mano. E così con un nastro adesivo e un blocco di grafite hanno per la prima volta “visto” il grafene: hanno rimosso e notato frammenti più sottili e lavorando su questa intuizione sono arrivati ad un materiale spesso solo un atomo di carbonio ma dalle proprietà straordinarie. Il grafene, appunto.

Come ha raccontato lo stesso Geim, un approccio giocoso è per lui fondamentale per tener vivo l’interesse e per generare nuove idee. Sei anni dopo quell’esperimento,nel 2010 i due ricercatori hanno ottenuto il più alto riconoscimento nel campo della ricerca. “La giocosità – si legge nel comunicato stampa con l’annuncio del Nobel per la fisica – è una delle loro caratteristiche. Si può sempre imparare qualcosa nel gioco stesso e a volte fare jackpot. Come adesso che, con il grafene, hanno impresso i loro nomi negli annali della scienza”. Insomma, un venerdì sera decisamente ben speso.

A cura della Redazione