World Energy Outlook: sforzi insufficienti per gli obiettivi di Parigi

Pubblicato il rapporto World Energy Outlook 2019 dell’Agenzia internazionale dell’energia.

Profonde disparità definiscono il mondo energetico di oggi. La dissonanza tra mercati petroliferi ben forniti e crescenti tensioni geopolitiche; il divario tra le sempre più elevate emissioni di gas serra e l’insufficienza delle politiche per contenerle; la promessa di energia per tutti e la mancanza di accesso all’elettricità per 850 milioni di persone in tutto il mondo. Sono i punti critici che segnala il World Energy Outlook 2019 dell’Agenzia internazionale dell’energia. Nel rapporto viene spiegato l’impatto delle decisioni odierne sui sistemi energetici di domani. E viene indicato come raggiungere gli obiettivi di difesa del clima, accesso all’energia e qualità dell’aria. Senza tralsciare l’affidabilità e la convenienza dell’energia per una popolazione globale in crescita.

SCENARIO “BUSINESS AS USUAL”: EMISSIONI IN CRESCITA DELL’1,3% ALL’ANNO

Il percorso energetico attuale, nello scenario a politiche invariate, mostra che la domanda di energia aumenterà dell’1,3% all’anno fino al 2040. Ciò sarà motivo di tensioni e di un continuo rialzo delle emissioni climalteranti. Lo scenario di sviluppo sostenibile indica invece ciò che deve essere fatto per raggiungere pienamente gli obiettivi climatici ed energetici che i politici di tutto il mondo si sono prefissati.

Il raggiungimento di questo scenario – un percorso pienamente allineato con l’obiettivo dell’accordo di Parigi di mantenere l’aumento delle temperature globali ben al di sotto dei 2 ° C e proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5 ° C – richiede rapidi e diffusi cambiamenti in tutte i comparti del sistema energetico.

ENERGIA: PICCO DELLE EMISSIONI NEL 2040

“Ciò che emerge con chiarezza cristallina nel World Energy Outlook di quest’anno è che non esiste una soluzione singola o semplice per trasformare i sistemi energetici globali”, ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie. “Molte tecnologie e fonti energetiche hanno un ruolo da svolgere in tutti i settori dell’economia. Perché ciò accada, abbiamo bisogno di una forte leadership da parte dei responsabili politici, poiché i governi hanno la più chiara responsabilità di agire e hanno il più ampio margine per plasmare il futuro”. Tuttavia, lo slancio verso l’energia pulita è al momento insufficiente per compensare gli effetti di un’economia globale in espansione e di una popolazione in crescita. Il picco delle emissioni, infatti, non verrà raggiungo prima del 2040.

FOSSILI: IL RUOLO DEGLI STATI UNITI

La produzione di shale oil e shale gas proveniente dagli Stati Uniti è destinata a rimodellare i mercati globali, i flussi commerciali e la sicurezza. È previsto che la crescita annuale della produzione negli Stati Uniti rallenti dal ritmo vertiginoso registrato negli ultimi anni, ma gli Stati Uniti rappresenteranno ancora l’85% dell’incremento della produzione mondiale di petrolio al 2030 e il 30% dell’aumento del gas. Entro il 2025, la produzione totale di scisto negli Stati uniti (petrolio e gas) supererà la produzione totale di petrolio e gas dalla Russia.

La maggiore produzione americana spinge verso il basso la quota dei membri dell’OPEC e della Russia nella produzione totale di petrolio, che scenderà al 47% nel 2030, dal 55% della metà degli anni 2000. Mentre l’attuale tasso di crescita di 1 milione di barili al giorno – circa l’1% – rimarrà invariato nei prossimi cinque anni, a partire dal 2030 la crescita della domanda inizierà a diminuire. Al tasso di crescita di 100.000 barili al giorno, la domanda raggiungerà 106,4 milioni di barili al giorno nel 2040. La necessità di trovare nuovi giacimenti dovrebbe far salire i prezzi dagli attuali 60 dollari al barile a 90 dollari nel 2030 e a 103 nel 2040.

RALLENTANO I PROGRESSI DELL’EFFICIENZA

Una forte ripresa dei miglioramenti dell’efficienza energetica sarebbe un elemento determinante per cominciare a muoversi verso lo scenario di sviluppo sostenibile. In questo momento, i miglioramenti dell’efficienza stanno rallentando. Il tasso dell’1,2% nel 2018 è circa la metà della media vista dal 2010 e rimane molto al di sotto del tasso del 3% che sarebbe necessario. Anche le energie rinnovabili non crescono a un ritmo sufficiente per compensare la maggior crescita economica e l’aumento della popolazione mondiale.

L’elettricità è una delle poche forme di energia che vedrà aumentare i consumi nei prossimi due decenni nello scenario di sviluppo sostenibile. La quota di elettricità nel consumo finale (fornita quasi esclusivamente da fotovoltaico ed eolico) supererà quella del petrolio, oggi leader, entro il 2040. Tuttavia, avverte l’Aie, mettere i sistemi elettrici su un percorso sostenibile richiederà molto più che aggiungere semplicemente energie rinnovabili.

WORLD ENERGY OUTLOOK 2019: TRE OPZIONI PER RIDURRE LE EMISSIONI

Negli ultimi 20 anni, l’Asia ha rappresentato il 90% della capacità a carbone installata a livello globale. Per ridurre le emissioni generate dagli impianti esistenti, l’Aie ha indicato tre opzioni: eseguire interventi che prevedono l’inserimento di sistemi di carbon capture, utilisation and storage (CCUS) o la combustione congiunta di biomassa; reindirizzare l’operatività degli impianti, in modo che siano utilizzati principalmente per garantire adeguatezza e flessibilità al sistema riducendone, al contempo, l’attività; dismettere gli impianti anticipatamente. Nello scenario sviluppo sostenibile, la maggior parte dei 2.080 GW di capacità a carbone esistente sarà interessata da una di queste tre opzioni.

Qui, una sintesi in italiano del rapporto.